I colombi urbani sono causa
di un particolare tipo di inquinamento
biologico, per di più le loro deiezioni danneggiano
le strutture architettoniche delle città. Sono
soprattutto i centri storici cittadini ad offrire le migliori
condizioni di vita a questi
volatili sinantropi.
Sottotetti, solai, cornicioni, facciate di antichi palazzi
offrono condizioni favorevoli per la proliferazione;
l'inurbamento è favorito dal microclima idoneo, dalla
minor competizione per i siti di nidificazione, dalle più
facili fonti di cibo e dall'assenza di predatori.
Queste favorevoli combinazione ambientali
hanno portato ad un aumento del numero di covate che si susseguono
durante tutto l'anno.
Il guano, prodotto dai piccioni,
intasa le grondaie; la sua componente acida erode le pietre
dei palazzi e dei monumenti alterandone la struttura e crea
cattive condizioni igieniche.
I dormitori e gli appostamenti, causa la quantità di
detriti organici ammassati derivanti dalle deiezioni e dai
resti degli individui morti, sono luoghi insalubri e rischiosi
da frequentare perché carichi di miceti patogeni e
parassiti.
L'obiettivo che si vuole raggiungere attraverso
comportamenti e misure protratte nel tempo è quello
di ottenere un miglior equilibrio
tra l'ambiente urbano e la densità di colombi.
Lo sforzo deve essere
di tutti affinché vengano limitate e controllate
le risorse alimentari dei colombi, circoscritti i siti riproduttivi
con uno sforzo da parte dei proprietari degli immobili con
adozione di misure atte ad impedire la penetrazione, la posa
e la nidificazione.
Sono auspicabili maggiori interventi da parte
delle Autorità Pubbliche
con somministrazione di farmaci che riducano la fertilità
e dispositivi di legge più chiari ed applicabili per
consentire alle Autorità interventi più agevoli. |
Il fenomeno della
sovrapopolazione dei colombi è divenuto
un problema sociale di notevole importanza e gravità:
essi infatti provocano varie tipologie di danni strutturali
e minano la salute pubblica.
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